L’epidemia crociata


Primavera europea 2013

Sarà l’effetto di un passaggio astrale, o il solito processo di emulazione mediatica. Più probabilmente è il tessuto comune di stupidità, di ignoranza e di impunità che lega a distanza le bande più estremistiche degli ultras.

Fatto sta che nel giro di una settimana sono spuntate sui campi di gioco europei delle croci intimidatorie nei confronti dei giocatori delle squadre di appartenenza dei teppisti, che tacciano i primi di scarso impegno agonistico.

Dapprima quelli del CSKA hanno scavato una fossa e posto una lapide al centro del campo del Balgarska Armiya [leggi]. Poi è stata la volta di quelli del Macva Sabac, che milita nella terza divisione serba [leggi]. Per non farsi mancare nulla, anche gli ultras dell’Ascoli hanno infine decorato notte tempo il campo di allenamento dei loro ex beneamini con 11 croci (una a testa …) [leggi]. Attendiamo la quarta puntata …

La croce rappresenta per i cristiani un simbolo di sofferenza. L’uso sacrilego che ne fanno i teppisti fa leva anche sul perdono misericordioso di cui il cristianesimo è portatore. Immaginiamoci la reazione che verrebbe dai musulmani per un’offesa di portata analoga.