Ultras tra altalene e fortini




Castelrotto (BZ), 23 luglio 2015

Come è ormai buona tradizione, il mese di luglio non è ancora finito, si disputano già le prime amichevoli di preparazione, e anche gli ultras sono entrati in precampionato. Devono allenarsi. Sono fermi e inermi da un paio di mesi, e l'esistenza (si converrà) è triste senza scazzottate, senza titoli sui quotidiani. Senza imprese da raccontare.

Così, a Castelrotto (provincia di Bolzano), si sono dati appuntamento gruppi di idioti che parteggiano vuoi per il Bologna vuoi per lo Spezia, che avevano organizzato una partitella sul campo locale. Hanno pensato bene di rincorrersi e sprangarsi in un parco-giochi, tra fortini e altalene, infischiandosene dei bambini che trascorrevano tranquilli il loro pomeriggio. 

Lasciatevelo dire, cari ultras. Fate ribrezzo. Siete pura immondizia umana. Vi dovrebbero smaltire, come rifiuti tossici.

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Il cancro delle scommesse on line







22 luglio 2015 


La notizia di oggi è interessante (per modo di dire). Una vasta operazione coordinata dalla Procura di Reggio Calabria ha portato all'arresto d'un certo numero di malviventi e soprattutto al sequestro di varie società operanti nel settore delle scommesse on line. Parecchi i siti oscurati. In buona sostanza, diverse 'betting-houses', probabilmente autorizzate a operare dall'AAMS o dotate di licenza europea, sono gestite dalla 'ndrangheta e da ogni tipo di mafia. E hanno sede legale solo di rado in Italia.

Ne consegue un corto-circuito criminale che sta rendendo lo sport - il calcio, ma non solo - qualcosa di totalmente diverso da un'attività sportivo-agonistica, preso com'è in una rete sempre più vasta e completa di soggetti attivi nell'orientamento degli esiti di partite d'ogni tipo; le entrate che il fisco si garantisce tollerando queste attività sono nulla, rispetto al danno infinito che si produce alla società, agli sportivi, ai cittadini per bene.

Per avere un'idea di quale sia la situazione, è sufficiente dare un'occhiata a un sito qualsiasi, e verificare la quantità infinita di eventi (anche di livello molto basso) che vengono offerti agli scommettitori. Oltre al calcio (che naturalmente fa più notizia) vi sono decine e decine di match dei circuiti minori del tennis - e indagini di qualche anno fa hanno messo in rilievo come anche in quel settore la corruzione sia ormai prassi quotidiana. Ci sono le freccette (Darts), il campionato filippino di basket, le competizioni giovanili. C'è tutto. Ci si chiede: quanti match vengono giocati 'davvero' e regolarmente, con i contendenti impegnati nello sforzo di superarsi? Quanti match non sono condizionati (condizionandole a loro volta, strategicamente) dalle quote dei bookers e dalle loro oscillazioni? Molto, molto pochi, probabilmente.

Si disse, alcuni anni fa, che la legalizzazione delle scommesse avrebbe estinto o limitato le attività criminali. Com'è evidente, invece, le ha esponenzialmente moltiplicate. E lo sport - tutto lo sport - è investito da questa autentica cancrena. 

365 giorni buttati via ...


3 luglio 2015, FIGB

Nell'agonia del sistema calcio italiano, accogliamo con piacere la notizia (peraltro ancora soggetta a conferma: le dimissioni ora si danno infatti à la Blatter) del "farsi da parte" del presidente della Lega Pro Mario Macalli [fonte], che avevamo invocato esattamente un anno fa [vedi]. 365 giorni buttati via, come era facilmente pronosticabile.

Macalli ha compiuto 78 anni, lavora nel calcio da 53, è presidente della Serie C da 18: sotto la sua presidenza sono fallite decine di squadre e il movimento è ormai completamente distrutto da scandali, scommesse, criminalità organizzata e dissesto finanziario e morale.

Decenza vorrebbe che dessero le dimissioni anche il presidente della FIGC Carlo Tavecchio, quello della Lega Serie A Maurizio Beretta, il pluricondannato Claudio Lotito [elenco], etc., etc. Delle fantomatiche "riforme" (a cominciare da quella della struttura dei campionati) promesse dopo l'invereconda elezione del primo nell'estate 2014 non abbiamo ancora traccia, ovviamente. Non rimane che auspicare il commissariamento totale del calcio italiano.