Raul Meireles, del Fenerbahce (quello con la cresta), è stato squalificato per 11 giornate e multato di 8.500 euro dopo l’espulsione rimediata nel derby del 16 dicembre 2012 contro il Galatasaray. Meireles paga l’accusa di aver sputato al direttore di gara, Halis Ozkahya (quello impassibile), subito dopo il secondo giallo, e di avergli rivolto “insulti omofobi”. Patetica la giustificazione: “Ho molti amici gay che rispetto profondamente e con quel gesto che ho fatto con la mano volevo dire all’arbitro che aveva paura dei tifosi di casa. Guardate al mio taglio di capelli, a come mi vesto, non sono una persona che ha pregiudizi, in quel gesto non c’era niente di omofobo, non sapevo che in Turchia volesse dire altro”. Sono poi accorsi in suo aiuto il CT del Portogallo, Paulo Bento, e i compagni di nazionale Cristiano Ronaldo, Bruno Alves, Pepe e Nani, che hanno scritto una lettera alla commissione disciplinare turca dicendo di conoscere bene il loro compagno e di essere certi che mai si sarebbe lasciato andare a un simile gesto. Morale: multa confermata e squalifica ridotta a 4 giornate. La negoziazione della pena.