Il gran lombardo


Milano, 27 aprile 2013

”La nomina di Cecile Kyenge a ministro per l’Integrazione rappresenta un ulteriore, grande passo in avanti verso una società italiana più civile, più responsabile e più consapevole della necessità di una migliore e definitiva integrazione” [fonte].

Se questo giovane italiano ha davvero ”uno neurone”, come ha detto il salazarista di Setubal, che dire allora di un lumbard come Matteo Salvini, che scrive impavido che il nuovo ministro è il “simbolo di una sinistra buonista e ipocrita, che vorrebbe cancellare il reato di clandestinità e per gli immigrati pensa solo ai diritti e non ai doveri” ? [fonte].